Il duomo di Santa Maria Assunta è il luogo di culto cattolico più importante di Napoli, cattedrale dell'omonima arcidiocesi metropolitana. È tra le più grandi basiliche della città;ospita il battistero più antico d'occidente.
Iniziò nel XIII secolo la costruzione dell'edificio sacro inglobando le precedenti strutture paleocristiane del battistero e della primitiva basilica. La costruzione della cattedrale comportò anche la demolizione di altre strutture, come la basilica Stefania, voluta dall'arcivescovo Stefano I (fine del V secolo - inizi del VI) e rimaneggiata dopo un incendio dall'arcivescovo Stefano II (seconda metà dell'VIII secolo), il cui quadriportico è visibile nel Palazzo arcivescovile. La struttura era stata decorata con mosaici e panni dipinti, collocati negli intercolumini delle navate dall'arcivescovo Attanasio I (849-872).
Per la progettazione e la costruzione della nuova chiesa, per volontà del re Carlo II di Napoli e d'intesa con l'arcivescovo Giacomo da Viterbo, vennero chiamati architetti di estrazione francese. La seconda parte del cantiere fu eseguita da maestranze locali o italiane: le fonti indicano Masuccio I, Giovanni Pisano e Nicola Pisano. La cattedrale fu completata nel 1313 e nel 1314 fu dedicata all’Assunta, ad opera dell’allora arcivescovo Umberto d’Ormonte.
Durante il terremoto del 1349 crollarono il campanile e la facciata, che venne ricostruita agli inizi del XV secolo in stile gotico. A metà del secolo, un altro terremoto danneggiò gravemente la cattedrale, facendo crollare alcune parti della navata, che in seguito fu però ricostruita.