Basilica di San Francesco di Paola
La basilica è tra le più caratteristiche e celebri chiese di Napoli; è situata al centro del lato curvo di piazza del Plebiscito, davanti al Palazzo Reale: si tratta della più importante chiesa italiana del periodo neoclassico.
Venne realizzata nell’ambito della sistemazione ottocentesca del Largo di Palazzo, attuale Piazza del Plebiscito, voluta da Gioacchino Murat nel 1809 e progettata dall’architetto Leopoldo Laperuta, che previde l’innalzamento sul fondo dell’area di un colonnato ad emiciclo, il cosiddetto “Foro Murat”. I lavori, interrotti alla fine del regno di Murat, vennero ripresi da Ferdinando I.
L’incarico venne affidato a Pietro Bianchi e dal 1817 al 1836 fu eretta la chiesa di S. Francesco di Paola e terminato il porticato costruito dal Murat. La Basilica edificata ad imitazione del Pantheon proprio al centro del porticato è l’elemento dominante della composizione con la sua cupola dall’alto e ampio tamburo. Si entra nella chiesa da un ampio pronao formato da sei colonne e sormontato da un timpano triangolare con al vertice la statua della Religione, a destra quella di S. Ferdinando di Castiglia e a sinistra S. Francesco di Paola.
L’interno è costituito da un atrio con ai lati due cappelle a pianta circolare e da un ampio spazio a pianta circolare sormontato dall’imponente cupola a lacunari e rosoni di pietra calcarea alta 53 metri e sostenuta da 34 colonne in marmo. Sopra il colonnato si apre la tribuna destinata alla famiglia reale coperta da un baldacchino retto da quattro angeli in legno dorato. Su alti piedistalli sono poste otto statue di marmo coeve alla costruzione della chiesa così come i dipinti su tela delle cappelle.
Le sei cappelle laterali sono rettangolari e coperte da lacunari identici a quelli della volta centrale. Il pavimento di marmo ideato dal Bianchi segue un complesso disegno geometrico. L’altare maggiore in marmi policromi, pietre dure e lapislazzuli, disegnato da Ferdinando Fuga venne smembrato e trasferito qui dalla chiesa dei SS. Apostoli. Sulla parete dell’abside è collocata la grande tele di Vincenzo Camuccini raffigurante S. Francesco di Paola che resuscita il giovane Alessandro (1830).
Papa Gregorio XVI rese indipendente questa chiesa dalla Curia di Napoli concedendole il privilegio di poter officiare le messe con l’altare rivolto verso i fedeli.